Concorso Rebus 2.0

Ne abbiamo parlato un po’ su Facebook e un po’ in privato con interlocutori occasionali ed ecco il Rebus 2.0. In realtà questa nuova corrente è nata molti anni fa sulla Sibilla e sul Leonardo che pubblicarono i prototipi. Di che si tratta? Tutti conosciamo e amiamo il rebus cosiddetto «classico», poi arrivò, con Triton, la «Nuova frontiera», basata prevalentemente su interiezioni, commenti ed esortazioni. Il Rebus 2.0 prevede invece chiavi e costruzioni anomale, fuori dagli schemi precostituiti. Ci sono invenzioni sulla prima lettura o sul disegno, oppure interventi sulla carta (il Leonardo pubblicò un rebus in cui era disegnato un quadro con un vero e proprio taglio “alla Fontana”: ricordo che Tiberino con la lametta tagliò tutte le copie) e così via. I lettori della Sibilla avranno notato, negli ultimi anni, i tentativi dei nostri autori che ci hanno donato sorprendenti esempi. Alfiere è stato Carlo Bisis ideatore del rebus che prosegue dopo alcune pagine o, quello più sorprendente di tutti, in cui c’è un vero e proprio specchietto in cui il solutore si vede. È facile intuire che una mera descrizione non può spiegare compiutamente questa nuova corrente, per cui abbiamo elencato qui alcuni esempi di Rebus 2.0 pubblicati in passato. Sarà difficile poter stilare una classifica, proprio per la capricciosità che queste creazioni comportano. È un esperimento e siamo certi che i concorrenti si divertiranno e ci capiranno. Come ultima cosa teniamo moltissimo a dire che l’idea di dar vita a questo concorso è nata soprattutto per la spinta che ci han dato molti rebussisti che da poco seguono la Sibilla. E ci sono tanti giovani e giovanissimi che conoscerete a breve sulla rivista. Di questo siamo particolarmente contenti. Per il momento vi abbiamo messi al corrente di questo concorso (aperto a tutti). Prossimamente pubblicheremo un aggiornamento in cui aggiungeremo le altre informazioni (scadenza, premi, eccetera). Grazie a tutti per l’attenzione.
Guido