Il Giglio, d’inverno:
e il profondo raccoglimento
da parte del personale di terra,
dalla tua sede in Costa,
l’irrefrenabile commozione
per i frammentari minuti passati
sotto l’inesorabile luna falcata,
il bianco ventre squarciato,
il tuo cuore aperto dal taglio netto
come un affondo repentino di lama.
E vederti adagiata su un fianco
esangue, rigonfia d’acqua,
intrisa di macchie d’olio e salino,
quasi dorata: tenui riflessi di giallo
illuminano i delicati contorni.
Pessimo l’umore, è piatto il destino:
un acre odore pervade l’aria circostante
mentre un triste velo leggero
avvolge l’immacolato corpo;
ma sgorgherà dalle ferite aperte
lo spirito forte del cuore
e in un secondo saranno dimenticati
l’inarrestabile pianto e l’amaro in bocca,
inghiottiti assieme a te con il bruciante passato.
Maven
1° classificato XIX Festa della Sibilla(Marina di Massa, giugno 2012)